Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco…

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Volumi illustrati per la didattica dell’arte alla Galleria Estense

I capolavori non sono fatti per sbalordire. Sono fatti per persuadere, per convincere, per entrare in noi attraverso i pori. Jean-Dominique Ingres

Si apre con questa bella citazione il primo volume per la didattica dell’arte che i Servizi Educativi della Galleria Estense hanno realizzato con Intersezione in occasione della mostra Vermeer. La ragazza alla spinetta e i pittori di Delft.

Il libro è stato utilizzato per percorsi didattici da scuole elementari e medie inferiori. Attraverso le illustrazioni il bambino è trasportato nell’universo della pittura olandese del ‘600 con un linguaggio accattivante e colorato, meno complesso per l’occhio rispetto ai quadri a cui comunque si richiama continuamente.

Centrale nella pubblicazione è infatti il riconoscimento di dettagli originali dei dipinti, figurine adesive da ricollocare nel volume sotto l’apposita didascalia, facendo compiere al bambino la traduzione mnemonica e visiva da illustrazione a quadro. La ludicità dell’operazione e la brillantezza dei disegni si prestano ai fini dell’apprendimento in un connubio originale che si radica all’immaginario del bambino. L’interazione con l’esposizione si trasforma in parte in “caccia al tesoro”, e il bambino, usando il libro come un albo di figurine sull’arte, è come se in un certo senso portasse a compimento la pubblicazione.

l secondo volume realizzato da Intersezione per la Galleria Estense, Anche i quadri si ammalano, è sul restauro dei dipinti. Il restauratore viene rappresentato come un dottore e i quadri come i suoi pazienti, antropomorfizzati e doloranti. Il bambino in tal modo si immedesima nelle sorti dei dipinti da “curare”, mentre il lato angoscioso della malattia viene stemperato dalle forti dosi di ironia delle illustrazioni. I disegni che danno vita alle opere si mescolano alle fotografie degli originali, anche risultanti da indagini agli ultravioletti. Una materia dunque molto tecnica e apparentemente inaccessibile ai bambini viene resa vicina, umana, coinvolgente, stabilendo un forte legame empatico e al contempo non trascurando informazioni precise e approfondite.

Il terzo volume didattico, Le forme e i segreti del ritratto, valorizza ulteriormente la collezione della Galleria Estense e analizza le forme della ritrattistica attraverso i secoli. I testi, le illustrazioni, sempre con il riconoscibile stile di Elisa De Benedetti, e le fotografie si amalgamano armonicamente, partendo dall’esplicitato presupposto che uno dei primi soggetti di interesse nei disegni dei bambini sono proprio persone conosciute e care. Si parla dunque di un tema molto vicino e comprensibile, che nel libro viene raccontato unendo continuamente i piani del familiare e dell’artistico. La lontananza data dalla Storia e da stili distanti dalla sensibilità del bambino viene ridotta, umanizzata e modernizzata, creando un dialogo vivo e immediato.

 

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