The Bloody Beetroots e la musica mascherata

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The Bloody Beetroots è un progetto musicale che prende il nome dal suo produttore artistico, Sir Bob Cornelius Rifo, Simone Cogo per gli amici, originario di Bassano del Grappa.

La formazione, guidata dal talento di Sir Bob, ha acquistato fama internazionale, diffondendo la propria musica (electro house e dance punk) soprattutto negli States.
Le apparizioni della band sono tutte caratterizzate da un dettaglio molto particolare: i membri celano il proprio volto dietro la maschera nera di Spider-Man.

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I The Bloody Beetroots non sono l’unico esempio di “mascheramento” nella storia della musica: come non ricordare il celebre duo parigino che ha rivoluzionato la corrente della musica elettronica, i Daft Punk, nascosti da lucidi caschi opachi che li facevano apparire più simili a macchine che a uomini? Si, proprio loro, i fautori dell’anime musicale “Interstella 5555”, firmato Leiji Matsumoto, autore tra gli altri di Capitan Harlock.

E poi Deadmau5, il DJ che indossa una testa di topo, e, per restare in Italia, i Tre Allegri Ragazzi Morti, band originaria di Pordenone dall’aspetto grottescamente “scheletrico”.

A disegnare i costumi, le copertine e i videoclip è Davide Toffolo, cantante e chitarrista del gruppo, che è riuscito ad integrare con successo musica e disegno, dando vita ad atmosfere uniche.

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I The Bloody Beetroots però non si limitano ad indossare la maschera di un uomo ragno nero anni ’80.

L’illustrazione si lega anche al loro mondo musicale, e il prodotto sono le copertine degli album Romborama e HIDE, entrambe realizzate dall’ illustratore e fumettista Tanino Liberatore, nelle quali persino i personaggi disegnati si nascondono dietro la maschera nera caratteristica del gruppo.

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