10 capolavori del graphic journalism

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Il 4 aprile uscirà in Italia la nuova fatica di Guy Delisle, Cronache di Gerusalemme (Rizzoli Lizard). A chiunque abbia letto qualcosa del nostro, verrà in mente di abbinarlo alla formula “graphic journalism”. Quelli di Delisle infatti sono dei reportage grafici, realizzati con il suo stile inconfondibile durante le spedizioni per Medici senza frontiere della moglie.

E qual è il luogo più indicato dove trovare dei reportage, anche se a fumetti? Sui giornali, ovviamente. Ed ecco che il Corriere della Sera si lancia nella pubblicazione in anteprima di Cronache di Gerusalemme: un episodio al giorno per un mese (potete gustarvelo a questo link).

Vogliamo dedicare un primo post proprio allo sterminato mondo del graphic journalism, con una classifica di cinque opere pubblicate in Italia e cinque che meriterebbero la pubblicazione ma non l’hanno ancora avuta.

Questi sono arrivati (Maus non lo citiamo neanche):

1. Gorazde. Area protetta (Joe Sacco) 2002

Joe Sacco è forse la figura più rappresentativa del graphic journalism. Con Gorazde ha vinto il prestigioso Will Eisner Award e il valore del libro è stato riconosciuto e diffuso dai media internazionali. Per questo enorme lavoro raccontato in prima persona si è recato nella cittadina bosniaca quattro volte, documentando con i propri disegni la ferocia della guerra, e di quello che rimane dopo.

2. Pyongyang (Guy Delisle) 2003

Sempre di Delisle: “Pyongyang è la capitale della Corea del Nord, uno stato ai confini della realtà: una spietata dittatura comunista che vive in isolamento quasi completo, immersa nel culto di Kim Il-sung, nominato “presidente eterno” dopo la sua morte, e di suo figlio, il “caro leader” Kim Jong-il. Per gli stranieri è difficilissimo entrare e praticamente impossibile avere contatti con gli abitanti.

Guy Delisle ha lavorato a Pyongyang per due mesi, e ne è tornato con un reportage a fumetti allo stesso tempo esilarante e drammatico. Uno sguardo unico dal paese più assurdo del mondo, dove il 1984 di Orwell non è più fantascienza.” (fonte: Fusi Orari)

3. Il fotografo (Emmanuel Guibert, Didier Lefèvre, Frédéric Lemercier) 

Il libro racconta l’esperienza del fotografo Didier Lefèvre in Afghanistan nel 1986, durante il conflitto con l’Unione Sovietica: ma lo fa coinvolgendo fotografie e fumetti, in modo innovativo e per certi versi rivelatorio.
“È in effetti un’opera straordinaria. La memoria di una guerra particolare e di un capitolo particolare dentro quella guerra, tuttavia capace di rendere l’idea della guerra di sempre e dei nostri giorni con una vivacità e vividezza inedite.” (Dallla prefazione di Adriano Sofri)

4. Storie in giro per lo spaziotempo con Aleksandar Zograf  (Aleksandar Zograf) 2010

“Fiaschetterie balcaniche, guslari ciechi, villaggi abbandonati nella Valacchia serba meridionale, bambini che scambiano Tito per Dio, acrobati appesi agli aerei con i denti, spettacolari incidenti in tram nel dopoguerra. Una curiosità illimitata per tutto ciò che è strano, fuori dagli schemi, retrò e un po’ bislacco, fa di Aleksandar Zograf un instancabile esploratore del fantastico che si nasconde nella vita di ogni giorno e che riaffiora da un passato che aspetta solo di essere decifrato. Aleksandar Zograf precursore del “graphic journalism”, ce ne fornisce una sua chiave di lettura, con una sorprendente sensibilità artistica, in cui convivono la poetica underground di Robert Crumb, la prospettiva storica di Art Spiegelman e la fascinazione onirica del Little Nemo di Winsor McCay.” (Fonte: Ibs) Incredibile Zograf.

5. Julian Assange, dall’etica hacker a Wikileaks (Gianluca Costantini, Dario Morgante) 2011

Questo libro, un’indagine su una delle figure più ambigue e celebri degli ultimi anni, è anche un crocevia di storie e di persone. Becco Giallo è la casa editrice che “progetta, realizza e pubblica fumetti di impegno civile.” Gianluca Costantini è un autore multiforme, la cui associazione Mirada divulga da anni la cultura dei comics con un occhio di riguardo proprio al fumetto politico e al graphic journalism, come in Komikazen, festival internazionale del fumetto di realtà.

E questi questi li stiamo ancora aspettando:

1. A.D.: New Orleans After the Deluge (di Josh Neufel) 2009

“[A.D. è] uno dei migliori esempi di comics reportage, e uno dei più sinceri ritratti del post-Katrina mai pubblicati. Un’essenziale aggiunta alla discussione su cosa Katrina ha significato, su cosa significa New Orleans.” Parola di Dave Eggers. Il best seller del New York Times è stato anche definito dal Los Angeles Times “un’opera. . . di letteratura, di arte elevata, e di riverenza per la natura e l’umanità.”

2. Too Much Crazy (Tom Tomorrow/Dan Perkins) 2010-11

Ospite del Festival del Giornalismo di Perugia nel 2011 nel focus dedicato al graphic journalism (qui il video), Tom Tomorrow con le sue spettacolari strisce This Modern World commenta settimanalmente le notizie di attualità su più di 90 quotidiani negli Stati Uniti e in Canada dal 2006. Da questa antologia emerge la satira feroce e brillante dell’autore, e la ferocia e l’opacità delle dinamiche politiche mondiali.

3. Edible Secrets: A Food Tour of Classified U.S. History (Michael Hoerger, Mia Partlow, Nate Powell) 2010

Cos’hanno in comune i segreti della CIA, gli arresti delle Pantere Nere e Reagan? Il cibo, naturalmente! Gli autori di quest’opera sorprendente raccolgono, contestualizzano e raccontano graficamente documenti governativi desecretati, con il cibo come tema portante.
Più di 500.000 annotazioni, briefing e trascrizioni sono stati messi insieme per scoprire lati nascosti dei personaggi più iconii e delle narrazioni archetipiche della storia degli Stati Uniti. Sempre con il filo rosso del cibo, che sposta politiche ed economie in modi insospettabili (il complotto per uccidere Fidel Castro con un milkshake supera ogni fantasia).

4. Mind’s Eye: An Eye of the Beholder Collection: A Collection of Visual Puzzles (Peter Kuper) 2000

La prima strip apparsa sul NY Times è una cronaca puntuale e profonda del mondo, e lo riesce a fare benissimo anche senza parole. Qui il pluripremiato Peter Kuper raccoglie il lavoro di una vita. Le sue illustrazioni compaiono regolarmente su Time, Newsweek, The New York Times, e MAD. In Italia sono state tradotte e pubblicate altre sue opere, come i suoi personalissimi adattamenti da Kafka.

5. The Long Tail (Chris Anderson, Shane Clester) 2011

Il libro è la versione a fumetti del best seller di indagine economica di Chris Anderson, editorialista di The Economist e Wired.  Le vignette e i disegni aggiungono potere evocativo ed efficacia ad un’opera tecnica e divulgativa insieme, che spiega con un approccio totalmente innovativo le nuove dinamiche economiche nell’era di internet: l’attenzione è rivolta al servizio di consumatori di nicchia.

 

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