Best 15: le migliori copertine di dischi firmate da fumettisti italiani

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Soprattutto negli anni dell’underground più sperimentale era un modo per tirare avanti la carretta per fumettisti al verde. Oggi è un tocco autoriale riconosciuto e rispettato. Lo stile, personale e riconoscibile degli illustratori è un valore aggiunto a fare dell’album un oggetto da possedere, con una forza di comunicazione più efficace ed espressiva. Di seguito, 15 copertine di album tra le più succulente nel panorama italiano, da matite di spicco.

1. Sergio Endrigo – Mari del Sud (1982). Cover di Hugo Pratt

Evocativa di avventure lontane e di grandi spazi dove ritovare se stessi e perdersi di nuovo, la copertina di Pratt rappresenta il suo personaggio più celebre, il marinaio di fortuna fuori dagli schemi e immerso nella poesia, Corto Maltese.

Il disco è uno dei più ricercati dai collezionisti proprio per la sua identità visiva. Pratt ha realizzato anche gli interni.

 

 

 

 

 

 

2. Enrico Rava – Rava Noir (1997). Cover di Altan

Rava, da un’intervista di Helmut Failoni (L’Unità, 10-05-2002): “Quando ero piccolo ero un lettore accanito di fumetti, ogni tanto leggo ancora Tex. Il fumetto del quale parli è una storia scritta da Altan, ambientata a New York e della quale sono protagonista. Ne ho ricavato un disco che si intitola appunto Rava Noir, che ho inciso con l’Electric Five, un mio gruppo con giovani jazzisti.”

 

 

 

 

 

 

3. René Aubry – Invités sur la terre (2001) – Cover di Lorenzo Mattotti

Da un grande artista italiano emigrato da anni in terra francese, la copertina di questo album del musicista Aubry, collaboratore di grandi ballerine come Pina Bausch e Carolyn Carlson.

Onirica e sospesa, la musica ben si intreccia alle misteriose immagini di Mattotti, autore di diverse copertine del compositore.

 

 

 

 

 

4. Frank Zappa – The Man from Utopia (1983). Cover di Tanino Liberatore

Prolifico autore di copertine di album di musica e papà di creature entrate nella storia del fumetto, come Ranxerox, Tanino Liberatore ha collaborato con Frigidaire, Métal Hurlant, Il Male.

Frank Zappa si accorge dei suoi numeri e lo chiama per la copertina di The Man from Utopia, facendosi ritrarre sul palco nel tour italiano intento ad uccidere furiosamente le zanzare con una paletta. A luglio, a Milano, ce ne sono parecchie.

 

 

 

 

 

5. Roberto Vecchioni – Robinson (1979). Cover di Andrea Pazienza

Eravamo indecisi tra Robinson e Hollywood Hollywood che abbiamo messo nell’head, ma il pavone decorava meglio il post dov’è ora. Non sono le uniche due copertine di Paz per Vecchioni, e anche le altre meritano.

“L’orologio dei trent’anni
batte colpi che non lasciano segni
e non ne ha lasciati il tuo fucile
qui la notte è solo vento
roba consumata, un fuoco finto
chi non dorme aspetta le astronavi
qui l’amore passa e passa il tempo di cantarselo
nel cortile chi ti aspetta più?”

 

 

6. I camaleonti – Come sei bella (1973). Cover di Guido Crepax

L’interesse di Crepax rispetto alla musica è stato catturato dal jazz fin da quando, ancora sconosciuto, realizzò cover per dischi di Louis Armstrong, Charlie Parker e Benny Goodman. Notevoli restano le sue copertine successive per altri generi, completamente diversi, come questo splendido primo piano femminile, misterioso e un po’ dolente.

 

 

 

 

 

 

7. Schipa Jr. – Dylaniato (1987). Cover di Pablo Echaurren

Dylaniato da Bon Dylan, o Bob Dylan dylaniato da Schipa jr.? Su questo lavoro di rielaborazione del cantautore statunitense, Echaurren imprime il suo tratto riconoscibile, legato al futurismo di cui è stato visibilmente influenzato.

Sulla copertina l’esplosione delle armi si contrappone a quella della musica, tra colombe, cannoni e schegge di colore.

 

 

 

 

 

 

8. Fiammetta – Ma che domenica! (1969) Cover di Benito Jacovitti

Forse alcuni ricorderanno Fiammetta come interprete di sigle di cartoni animati, si veda Carletto, principe dei mostri. Per Un disco per l’estate classe 1969 riuscì a coinvolgere il maestro Jac, che popolò come suo solito ogni superficie disponibile della carta col suo universo surreale e geniale. Oggetto quasi introvabile, oggi.

 

 

 

 

 

 

 

9. Riccardo Cocciante – La Grande Avventura (1988). Cover di Milo Manara

Album decisivo per l’internazionalizzazione di Cocciante, La Grande Avventura ha in copertina una fascinosa e misteriosa ragazza, a cui il vento aggroviglia i capelli non rendendone riconoscibili i tratti.

Meno provocante di tante creature disegnate da Manara, l’immagine ricalca con eleganza il testo di Mogol, che parla di vento, di gabbiani e di un’incontro, dell’inizio di un viaggio non solitario.

 

 

 

 

 

 

10. 883 – La donna il sogno & il grande incubo (1995). Cover di Giulio De Vita

A proposito di dylaniati, un bell’omaggio all’indagatore dell’incubo: Max Pezzali, vestito da Dylan Dog, fugge da una mano mostruosa in uno scenario a metà tra La casa e Psycho, mentre sotto occhieggia la scritta “Continua?”.

Si fa il verso agli albi a fumetti a puntate, nell’anno in cui Repetto abbandonò il gruppo.

Giulio De Vita ha appena avuto una bella antologica al PARCO di Pordenone, Eroi Oltre i Confini.

 

 

 

 

 

11. Enzo Jannacci – Secondo te… che gusto c’è? (1977) Cover di Bruno Bozzetto

L’illustrazione di Bozzetto è tratta dalla sigla del programma “Secondo voi” di Pippo Baudo: il conduttore chiese a Jannacci di comporne la musica. Illustrazione e animazione, per il creatore di West and Soda, Vip. Mio fratello superuomo e Allegro non troppo.

 

 

 

 

 

 

 

12. Maurizio Vandelli – L’altra faccia di Maurizio Vandelli (1970). Cover di Bonvi

Il primo disco solista per la voce leader degli Equipe 84 ha al suo interno un vero e proprio fumetto da leggere, di cui c’è una preview in copertina, del creatore di Sturmtruppen e Nick Carter, che avrebbe compiuto settant’anni il 31 marzo 2011.

 

 

 

 

 

 

 

13. Tre Allegri Ragazzi Morti – Piccolo intervento a vivo (1997). Cover di Davide Toffolo

Davide Toffolo per la sua band Tre Allegri Ragazzi Morti; dal vivo indossano maschere di teschi, alla faccia del “live” e dell'”intervento a vivo”. Questo è uno dei rari casi in cui chi ha la matita ha anche la chitarra in mano. Ora in tour con Pasolini, l’incontro.

 

 

 

 

 

 

 

14. Dorian Gray – La pelle degli spiriti (2011). Cover di Manuele Fior

“Il filo invi­si­bile che lega le nove tracce del disco passa attra­verso ceri­mo­nie tri­bali e devianze metro­po­li­tane rimanda all’immagine di una frec­cia che tra­passa corpo e anima per ride­fi­nire il senso stesso del pre­sente. In que­sto senso l’artwork del disco – 16 tavole in qua­dri­cro­mia, ideate e rea­liz­zate da Manuele Fior – autore di gra­phic novel, vin­ci­tore del Gran Pre­mio ad Angou­leme 2011 e uno dei più impor­tanti illu­stra­tori euro­pei – riprende alcuni degli ele­menti che hanno ispi­rato il lavoro, che vanno dalla Sun­dance degli indiani Lakota alle peri­fe­rie ber­li­nesi, secondo un pro­filo nar­ra­tivo che diventa una diversa chiave di let­tura delle 9 can­zoni con­te­nute nel disco.”

 

 

 

 

 

15. Rio Mezzanino – Economy with upgrade (2008). Cover di Igort

Tutto l’artwork del cd è di Igort, fondatore della Coconino Press e autore di fumetti nonché musicista.

 

12 Responses

  1. Mirko

    8 aprile 2011 17:27

    Segnalo la copertina dell’album “Romborama” dei Bloody Beetroots realizzata da Tanino Liberatore. Amo sia la musica che l’immagine. Ciao

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    • Comicom

      9 aprile 2011 00:00

      Eh, geniale, hai ragione! Altro genere, ma è forte anche la cover di Agnese dolce Agnese (Ivan Graziani), sempre di Liberatore…

      Rispondi
  2. federica

    8 aprile 2011 17:38

    ciao.
    sono federica, chitarrista dei rio mezzanino.
    leggo con piacere e con orgoglio la lista stilata qui sopra.
    è una bellissima emozione quella di ritrovarsi tra copertine così prestigiore!

    faccio solo una piccola correzione: RIO Mezzanino, non Trio.

    grazie di cuore.

    federica

    Rispondi
    • Comicom

      8 aprile 2011 23:52

      Ciao Federica, grazie a te (refuso corretto!) e complimenti per il vostro album, che è bello anche per il senso dell’udito! 🙂

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  3. Niohoggr

    13 aprile 2011 21:48

    ciao volevo segnalarti che il primo album de Le Luci Della Centrale Elettrica è stato disegnato da Gipi, che pinao piano si sta facendo conoscere, ha animato tra l’altro le sigle della trasmissione tv Le invasioni barbariche 😛

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    • Comicom

      14 aprile 2011 11:55

      Giusto! Una bella immagine plumbea per “Canzoni da spiaggia deturpata” che potete vedere al link del blog di Gipi qui.

      Rispondi
  4. maria

    13 dicembre 2011 22:29

    vorrei sapere se esiste un catalogo di queste ed altre copertine di dischi a fumetti e se è possibile acquistarlo.
    grazie

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  5. Mauro

    23 marzo 2012 19:26

    Ciao,
    bella iniziativa!
    Oggettivamente parlando nemmeno se mettiamo insieme tutte queste 15 copertine si riesce a raggiungere la magnificenza della la tripla cover di Crepax quando ha consegnato alla CBS il suo artwork per “Nuda” dei Garybaldi.
    Penso onestamente che non esista alcuna copertina al mondo, almeno tra quelle che ho visionato e conosco, che possa minimamente competere con quella , figuriamoci in Italia. Sono però meravigliato che dello stesso Crepax è in classifica quella dei Camaleonti mentre questa non è nemmeno menzionata.
    Probabilmente è una dimenticanza.

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