Visioni dal Festival di Angoulême 2012

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(photo courtesy of Roberto Recchioni)

L’edizione 2012 del Festival de la BD di Angoulême è stata forse una delle più sobrie degli ultimi anni.

Sarà per la scomparsa del padiglione in stile gangsta delle Edizioni Soleil (che dopo la recente acquisizione hanno portato al festival un padiglione minimale e molto elegante), sarà perchè l’organizzazione è stata impeccabile come sempre nel gestire i flussi dei visitatori (che non erano forse così copiosi come in passato), sarà perchè si respirava un’aria di pacata austerità (crisi è una parola grossa).

A fronte di un (si dice) dimezzato volume di ordini da parte dei distributori, gli editori presenti (assenti ormai più o meno cronici Dupuis e Humanoides Associées) hanno comunque mantenuto il livello quantitativo e qualitativo degli anni precedenti.

Dal punto di vista mediatico, grazie all’iniziativa dell’Ente per lo Sviluppo del Turismo Francese, cinque blogger italiani sono stati invitati a seguire l’evento in diretta (con contorno di soggiorno guidato nella splendida regione del Cognac). Potete quindi leggere racconti e resconti sui blog di Roberto Recchioni, Daniele Gud Bonomo, Paolo CampanaMatteo Stefanelli, Andrea Longhi.

Allietati dalla compagnia di amici e colleghi (tra i quali segnaliamo Diego Cajelli che sul suo blog Diegozilla – qui il link – sviluppa diverse riflessioni interessanti sul mercato francese del fumetto) abbiamo visistato mostre e sfogliato una quantità sterminata di volumi.

Moltissimi gli eventi ufficiali e non legati al festival, in particolare segnaliamo la mostra dedicata ad Art Spiegelman e l’esposizione dei lavori collettivi legati all’iniziativa “L’Europe se dessine”, dove diversi disegnatori di tutto il continente si sono cimentati in un racconto di viaggio collettivo e ricco di spunti.

Sul fronte delle uscite editoriali segnaliamo in particolare cinque volumi (ma l’elenco sarebbe sterminato): “Portugal” di Cyril Pedrosa (che si è aggiudicato il premio FNAC e che è stato diffuso via web – qui – prima di essere raccolto in uno splendido e corposo volume), “Je, François Villon” di Luigi Critone per Edizioni Delcourt (un volume delicato ed elegantissimo), “Petite histoire du grand Texas” di Grégory Jarry e Otto T. per Edizioni FLBLB (avevamo già recensito la “Piccola storia della colonie francesi” in passato, la copertina di questo volume la dice lunga sull’approccio corrosivo e ironico dei due autori), “Les Ames Sêches” per Casterman del maestro Alberto Pagliaro e l’edizione francese di “Hilda and The Midnight Giant” della coraggiosissima Nobrow Press.

Non sono del tutto inediti ma meritano comunque una segnalazione i volumi tutti italiani editi da Ankama – (uno degli editori più poliedrici e giovani del panorama francese): “Ghost” – di Diego Cajelli e Andrea Mutti (presentato da Edizioni BD in anteprima per il mercato italiano alla scorsa Fiera di Lucca) e “Mafia Tabloïds” – di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (edizione francese del volume dedicato alla vicenda di Peppino Impastato edito in italia da Becco Giallo).

Il mercato francese dell’editoria a fumetti si conferma, anno dopo anno, attraverso crisi e momenti di grande difficoltà, un sistema ricchissimo di spazi ed estremamente attento ai propri lettori (e ai propri autori!).

Vedremo nel corso dell’anno quali volumi raggiungerano le italiche sponde editoriali.

[SA]

 

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