Mytico! Il Corriere della Sera scatenato

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È già uscito il primo numero di Mytico! venerdì 13 aprile con il Corriere della Sera – Verso la gloria – e già la rete si è divisa tra pro e contro, sostenitori, critici e “metacritici” (come Matteo Stefanelli sul suo Fumettologicamente, con una riflessione che ci ha interessato molto e che ci fa affermare preventivamente che questa non è una recensione).

In ogni caso, Mytico! è piè veloce: è il primo fumetto italiano inedito pubblicato direttamente da un quotidiano e ad esso allegato.

“Cantami, o Diva” questa volta l’hanno detto un bel gruppo di sceneggiatori: Stefano Ascari, Diego Cajelli, Matteo Casali e Fausto Vitaliano, supportati da valenti matite, come quella di Andrea Riccadonna, Maurizio Rosenzweig, Nicolò Assirelli, Ivan Fiorelli e Vanessa Belardo, e coloristi (Andrea Meloni & Studio Arancia, Moreno Dinisioe e Manuela Nerolini).

Il secondo numero, Tutte le teste dell’Idra, esce oggi venerdì 20 aprile con il quotidiano.

Abbiamo fatto qualche domanda risalendo alla fonte, alla strategia redazionale che sta alla base di Mytico! ovvero a Monica Manzoni per Edizioni BD e a Francesco Grizzaffi per RCS.

Che format ha Mytico!? Come si può descrivere in quanto progetto editoriale?

FG: Mytico! si ispira al formato dei comic book americani, storie di 24 pagine a colori più alcune rubriche. Anche nel contenuto delle storie lo stile supereroico è stato alla base dell’ispirazione, comprese le citazioni “simil” Lee e Kirby nei credits.

Perché avete deciso scommettere sulla produzione di un fumetto inedito in allegato a un quotidiano? La storia degli allegati (anche a fumetti) come strumento di push per i quotidiani ha ormai lunga data: in che modo questo progetto si inserisce, dal punto di vista delle scelte di marketing, in questo percorso?

FG: La pubblicazione di collezioni di fumetti ci ha regalato molte soddisfazioni, sia per il gradimento riscontrato in molti dei nostri lettori appassionati al medium, sia per la collaborazione che abbiamo instaurato nel tempo con gli editori che se ne occupano “tradizionalmente”.
Crediamo che il lavoro di questi anni abbia contribuito anche in minima parte ad allargare il pubblico di riferimento, ce lo testimoniano le numerose lettere che abbiamo ricevuto da parte di lettori “neofiti” giovani e meno giovani.
Abbiamo quindi tentato di introdurre un piccolo, nuovo tassello scommettendo per la prima volta sulla pubblicazione di un’opera inedita, principalmente con l’intento di intercettare un target preadolescenziale attraverso la creazione di nuovi character che vivessero sulla carta stampata.

Dalle notizie e dalle iniziative apparse su web l’investimento multimediale è consistente, come si articolerà la proposta del brand Mytico! dal punto di vista del marketing e del merchandising?

FG: Fin da subito la nostra idea è stata quella di creare numerose occasioni per il lettore di “interagire” con il mondo di Mytico! Il sito internet dedicato all’iniziativa nasce proprio con questo intento e tenta di coinvolgere l’utente attivamente, grazie alla creazione di un proprio avatar e ai piccoli giochi disponibili online. Il messaggio quindi è che Mytico! non è “solo” un fumetto (componente che resta in ogni caso la principale del progetto), ma che potrà essere in futuro, speriamo, anche altro.

Dall’idea all’albo (o meglio alla serie di albi) in edicola, c’è di mezzo il mare… com’è stato strutturato il lavoro su un progetto così articolato?

FG: Dall’idea all’albo ci sono stati numerosi mesi di lavoro in cui è stato indispensabile l’aiuto di Fabio Licari, che da tempo ormai supervisiona la realizzazione delle nostre collane a fumetti, e di Marco Schiavone, che si è dimostrato da subito disponibilissimo in particolare a coordinare la realizzazione di ogni singola tavola.
Grazie a loro, tentando di riassumere i vari passaggi che ci hanno portato all’edicola, siamo arrivati a una selezione di autori per la realizzazione del numero 0 di Mytico! che abbiamo sottoposto a un focus group tra ragazzi di diverse fasce di età. Il progetto è stato accolto positivamente e quindi ci siamo lanciati con entusiasmo nella realizzazione di un più completo charcater design e nella progettazione editoriale dei primi numeri della serie.
In questa fase il rapporto con gli autori è stato naturalmente fondamentale per sviscerare il contenuto della serie e trovare la strada migliore per raccontare ogni singola storia.

MM: Qualche dettaglio in più sul numero 0: il numero aveva carattere eminentemente “sperimentale”, perché voleva proporre diversi stili narrativi e di disegno. Anche l’offerta delle rubriche era piuttosto ampia e diversificata. Questo ci ha permesso di individuare meglio che cosa interessava di più al nostro potenziale pubblico, che cosa era maggiormente in grado di coinvolgere i lettori… e anche di sorprenderli, certo.
Mytico! è stato pensato per incontrare i gusti della sua fascia di pubblico ideale, ma vuole anche stupirla con quelle che potrebbero essere novità rispetto alle aspettative. In questa direzione si è mosso tutto il lavoro, da quello preliminare sul numero 0, al character design, alla progettazione del piano degli episodi, alla quale si è lavorato redazionalmente, ma in strettissima sinergia con RCS e tutti gli autori: è stato un vero lavoro di squadra.

Come vi siete organizzati per affrontare il lavoro? Come avete scelto sceneggiatori e disegnatori?

MM: Come è normale in questo campo, vi è una redazione “interna” che lavora a stretto contatto con gli autori: non solo sceneggiatori e disegnatori, ma anche coloristi e letteristi. Da tutti, infatti, arrivano spunti utili, che arricchiscono quello che sarà il prodotto finale. In redazione si coordina e supervisiona il lavoro degli autori, tenendo a mente l’obiettivo finale e cercando di dare linee guida comuni che portino in quella direzione.
Abbiamo contattato sceneggiatori e disegnatori che in passato si sono distinti per i risultati ottenuti e che pensavamo potessero dare un contributo di valore al progetto.
In più, non mancano alcuni profili più “giovani”, nelle fila dei disegnatori: questi giovani autori portano a Mytico!, a nostro parere, una notevole freschezza e lo arricchiscono con il loro tratto, sempre originale e meritevole di attenzione.

Avete richiesto delle caratteristiche particolari agli autori coinvolti nel progetto? Come funziona la direzione artistica di un progetto complesso come questo dove interagiscono diverse “teste” (più numerose di quelle dell’Idra)?

MM: A tutti è richiesto, come è logico, un lavoro di documentazione: non solo sulle fonti classiche, ma anche sul cinema, sulla televisione e sulle principali declinazioni del mito negli ultimi anni, che hanno avuto un riflesso sull’immaginario collettivo.
La documentazione, per gli autori e per la redazione, è necessaria, ma è altrettanto necessario saper andare oltre quanto già stabilito ed esistente, con uno scatto di fantasia e originalità che concorra poi a delineare l’identità del progetto, che deve essere forte e ben riconoscibile.

A cosa è dovuta la scelta tematica?

FG: La scelta della mitologia greca come fonte di ispirazione fondamentale si lega alla volontà di usare questo strumento anche come mezzo per avvicinare i giovani lettori a questo straordinario mondo soprattutto in maniera divertente.
Speriamo che il nostro pubblico possa appassionarsi alle vicende degli eroi della Grecia classica e che sia così motivato a scoprire le fonti di questa stupenda tradizione.
Il mito peraltro è un territorio molto vasto e ricco anche di elementi “spettacolari” (eroi, mostri, magia,…), molto vicini quindi al gusto dei ragazzi. Ci auguriamo poi che anche i responsabili di acquisto, i genitori lettori di Corriere della Sera, possano condividere il nostro intento e avere un motivo per scegliere la nostra collana.

MM: La mitologia è un terreno narrativamente molto fertile e che offre “modelli” di situazioni e personaggi universali, naturalmente vicini ai lettori. Pare un’osservazione banale, ma pensiamo che la mitologia classica abbia molto da dire ancora oggi, ai ragazzi e agli adulti.

Mytico! è un progetto editoriale di ampio respiro, ma rimane anche solidamente radicato nella tradzione del proprio media, il fumetto. Quali sono i riferimenti alla storia del fumetto che sono entrati nella lavorazione di questa serie?

MM: Il riferimento principale, come già detto, è ovviamente il fumetto supereroistico. Questo non significa che Mytico! non sia disponibile ad aprirsi ad altre suggestioni, che qualcuno potrà forse già cogliere qua e là.
In questo senso entra utilmente in gioco l’esperienza pregressa degli autori: ognuno porta al progetto qualcosa delle precedenti esperienze lavorative che ha contribuito a formare il suo stile personale e che non può che arricchire e rendere più vivo e complesso il risultato finale.

 

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