Agognate vacanze

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Corriamo a rotta di collo verso agosto. La vacanza inizia: la strada si srotola verso il mondo, perché ignorare le scorciatoie?

Come dimenticare l’allucinante La deviazione, protagonista lo stesso Moebius e famiglia… “ovvero, le avventure quasi folli di una famigliola, durante un viaggio attraverso la Francia, fatto per trascorrere in letizia un magnifico mese di vacanza all’Isola di Rè. Documentario romanzato disegnato al tratto da Jean Giraud con l’assenza sconcertante di sceneggiatura dovuta al medesimo“.

La parodia del turista allo sbando assorbe tratti grotteschi, inquietanti, a dimostrazione che con il fumetto si può sognare ad occhi aperti creando dal quotidiano ogni tipo di mondi (e di mostri).

Anche Vittorio Giardino con le sue Vacanze fatali, Viaggi inquieti o Viaggi e miraggi con l’uscita dalla routine non ha proprio un rapporto pacifico: né le mete d’arte, né le bellissime donne che costellano le sue storie sono sinonimo di relax, ozio e tranquillità.

Il tempo e lo spazio della vacanza si dilatano, mutano le proprie regole, misteriosi e talvolta minacciosi, comunque affascinanti.

Oppure la vacanza può essere l’inizio di un lungo viaggio d’autore, in cui fumetto, realtà e vita privata si fondono, dando vita a qualcosa di nuovo, di inaspettato, di fortemente coinvolgente e autobiografico.

È il caso di Guy Delisle.

I viaggi in Asia al seguito della moglie, nello staff di Medici Senza Frontiere, sono occasioni di conoscenza e di cambiamento personale, dando vita a delle opere come Shenzhen, Pyongyang o Cronache Birmane.

 

Il disegno diventa un modo universale di comunicare con gli abitanti, e Delisle documenta situazioni anche difficili sotto delle dittature con un tono magistralmente leggero, spesso ironico, che rimane impresso.

I libri dell’autore canadese sembrano un incrocio tra il graphic journalism di denuncia ed una penetrante rappresentazione di un viaggio turistico con le sue bizzarrie.

Oppure, i fumettisti sono in viaggio per dediche internazionali e lo rappresentano a loro modo: come in Tour de France di Massimiliano Frezzato, o Craig Thompson in Carnet de Voyage, che ci riporta dritti dritti al tema degli SketchCrawl di cui abbiamo parlato (qui).

Questo cortometraggio del programmatore di videogiochi ventisettenne Bastien Dubois è stato nominato all’Oscar quest’anno. Usa sapientemente gli sketch che l’autore ha realizzato durante il suo viaggio in Madagascar.

Madagascar, carnet de voyage, extrait… from bastien dubois on Vimeo.

Le geniali strisce di Calvin & Hobbes sono spesso una lunga attesa delle vacanze, se non il loro scorrere estivo pieno di invenzioni, giochi e preziose scoperte; anche se estate è sinonimo di campeggio con i genitori, cosa che Calvin detesta e che Watterson ha tratto da ricordi della propria infanzia.

Tra i viaggiatori i rapporti si acuiscono nel bene e nel male, soprattutto in famiglia…

Un’estate incantata e sospesa, in attesa del ritorno della madre ricoverata in ospedale, circonda La montagna magica di Taniguchi.

Il bambino protagonista è attratto irresistibilmente dal promontorio, abitato da spiriti e creature antiche. Le emozioni che percorrono questo libro sono intense, oniriche, tra passeggiate solitarie, sottili tensioni, desideri e giornate sterminate.

Sulla sabbia si arrostiscono le storie ironiche di Reiser (La Famille Oboulot en Vacances o Vive les Vacances!), Super Paradise di Ralf König. I Puffi invece preferiscono andare al lago.

Ed è proprio in vacanza – al mare – che il loro creatore Peyo, narra la leggenda, disse, non venendogli il termine “saliera”: “Passami la…la…schtroumpf!” (schtroumpf il nome originale dei Puffi). La gag andò avanti per un po’ (puffami questo, ecco il tuo puffo…) e nell’ilarità generale nacquero alcuni dei personaggi più celebri della storia del fumetto.

Andare in vacanza, insomma, fa bene alla creatività…

E voi che fumetto consigliate di leggere in vacanza?

 

7 Responses

  1. Paolo

    22 luglio 2011 12:11

    Non sarà una lettura da spiaggia, ma mi ispira molto “Capire Israele in 60 giorni (e anche meno)” 🙂

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  2. Lisa B

    22 luglio 2011 12:35

    I love Calvin e hobbes! Yukon arriviamo è estivo, e poi maneggevole e leggero. ci sono certi volumazzi che devi scegliere se portare l’ombrellone o il libro. che risate
    oppure mi ricorda l’estate dell’anno scorso Persepolis che mi è piaciuto tanto, bello anche il film. e naturalmente come non tornare dall’edicola senza qualche dylan dog? buone vacanze a tutti!

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    • Comicom

      22 luglio 2011 12:38

      In effetti la questione della portabilità dei fumetti in vacanza non è cosa da poco. Poi se alla leggerezza si abbina la qualità… 😉 Buone vacanze anche a te!

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