La crisi economica, al muro

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Su un muro di Londra Banksy ha lasciato questo messaggio, ironico commento per chi crede ancora ciecamente nella sostenibilità dello stile di vita contemporaneo. Molti street artist hanno creato opere sulla crisi economica, e passeggiando per le città il cammino è accompagnato dalle note amare, sardoniche e arrabbiate di immagini e scritte che ci fanno riflettere.

La street art può avere diversi scopi: può abbellire un panorama urbano grigio e desolante, può testimoniare il passaggio di una persona o un suo personale messaggio al mondo, e ancor più spesso può essere una forma di attivismo, di denuncia, di arricchimento del punto di vista dei passanti e degli abitanti. Quindi, non è “se i muri potessero parlare”: ma “i muri parlano”. La fotografa portoghese Laura Ramos ha raccolto migliaia di fotografie su una pagina Facebook che si chiama O que diz Lisboa? La voce delle città sono queste immagini, queste scritte, queste opere. «Non è solo una questione di manifestazioni spontanee. Sono proteste, dichiarazioni di odio e d’amore, un libro di storia, ironia e umorismo. Rivoluzioni. Molto di quello che dicono le persone è scritto sui muri di Lisbona», racconta Laura Ramos in quest’articolo su Linkiesta.

Che quando parlano di crisi riassumono (l’accusa) in modo fulminante.

“Qualcuno ha visto il mio futuro?”

 

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