Best 15: le migliori copertine di dischi firmate da fumettisti internazionali

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1. Cheap Thrills – Robert Crumb+Big Brother and the Holding Company

Un fumettista psichedelico per una band psichedelica, nell’album capostipite della ribollente scena di San Francisco, anno 1968: un disco inserito da Rolling Stone tra i migliori 500 di tutti i tempi. Janis Joplin, allora ancora parte del gruppo, era un’appassionata di fumetti underground, e insistette per spostare le vignette di Crumb dal back al front.

 

 

 

 

2. Follow the Leader – Todd McFarlane+Korn

Il primo successo commerciale dei Korn, Follow the Leader, è legato all’immagine di Todd McFarlane, uno dei più importanti cartoonist degli anni ’80 e ’90. Il suo segno rivoluzionò Amazing Spider-Man, portandolo alla fondazione dell’innovativa Image (la casa editrice che lanciò Spawn). Anche questa cover riflette il suo stile surreale: morbidamente angosciante, la bambina in rosso sta per buttarsi nel baratro, seguita dai compagni di giochi. L’immagine ebbe così tanto successo che la band optò per copertine “da fumetto” anche per album successivi, tra cui Issues (realizzata lanciando un concorso di idee tra i fans).

 

3. Warning: Contains Language – Dave McKean+Neil Gaiman

È incredibile quante copertine di dischi abbia creato Dave McKean, legando al proprio segno inquieto le musiche più diverse, dal piano minimal di Michael Nyman, a Tori Amos, Alice Cooper, fino al metal dei Testament. L’unica è esplorare il suo sito per rigirarsi nelle sue torbide, geniali evocazioni fantasmatiche. Scegliamo per motivi di affetto la cover di un progetto realizzato con Neil Gaiman, abituale compagno di incubi fumettistici.

 

 

4.  The Smoke of Hell – Daniel Clowes+The Supersuckers

Daniel Clowes dice di odiare la musica tanto quanto la protagonista del suo Ghost World, ma intanto ha sfornato una ventina di cover di dischi sempre geniali e sudate. Un approfondimento su Nuvole Parlanti, qui.

 

 

 

 

 

5. Backspacer – Tom Tomorrow+Pearl Jam

Il celebre fumettista-editorialista per The New York Times, The New Yorker, Esquire, The Economist (tra gli altri) ha nascosto su vari siti le nove immagini che vanno a comporre la cover dell’album, sfidando i fan a trovarle e a ricomporle.

 

 

 

 

 

 

6. A Charlie Brown Christmas – Schulz+Vince Guaraldi Trio

Fa un po’ caldo per pensare al Natale, ma questo è forse uno degli album più famosi di tutti i tempi di canzoni natalizie. Colonna sonora dell’omonima e amatissima serie animata tratta dai Peanuts sulla CBS.

 

 

 

 

 

7. Surfing with the Alien – John Byrne+Joe Satriani

Il chitarrista più veloce di tutti i tempi ha preso un’immagine da Silver Surfer #1 di John Byrne, usandola come cover per uno dei suoi dischi più famosi senza chiedere il permesso all’autore… Succede anche questo!

 

 

 

 

 

8. The Red Hot Chili Pepper – Gary Panter+ Red Hot Chili Pepper

Uno dei Master of American Comic, migliore amico di Matt Groening, fondamentale autore del fumetto underground statunitense, Panter firma il primo disco dei Red Hot con il suo tratto abrasivo e sorprendente.

 

 

 

 

 

9. Man on the Moon: The End of Day – Bill Sienkiewicz+Kid Cudi

Coprodotto da Kanye West, questo strano album rap, molto apprezzato dalla critica, orna il proprio volto dei colori fusi, caldi e suggestivi di Sienkiewicz. Il fumettista non è nuovo al mondo della musica, basti ricordare le magnifiche illustrazioni per Voodoo Child: The Illustrated Legend of Jimi Hendrix.

 

 

 

 

 

10. Friend and Foe – Craig Thompson+Menomena

Con il suo artwork per la band indie l’autore dell’indimenticabile Blankets è stato nominato ad un Grammy Award come  “Best Recording Package”. Durante il tour europeo dei Menomena il fumettista è salito più volte sul palco improvvisando dei disegni insieme alla musica su grandi fogli di carta da macellaio, per poi strapparli e lanciarli al pubblico entusiasta.

 

 

 

11. Voodoo Soup – Moebius+Jimi Hendrix

A proposito di Jimi Hendrix, sorbitevi questa spassosa e autoironica cover firmata da uno dei più grandi disegnatori, il creatore di Garage Ermetico, l’instancabile umanoide associato Jean Giraud aka Moebius.

 

 

 

 

 

 

12. After bathing at the Baxter’s – Ron Cobb+Jefferson Airplane

Il visionario e creativo disegnatore di questa cover (anche fumettista politico) è lo stesso a cui dobbiamo gli strambi esseri della “cantina” di Guerre Stellari, le scenografie di Alien, Conan e Atto di forza, la progettazione della DeLorean di Ritorno al futuro e gli effetti visivi delle migliori puntate di Ai confini della realtà

 

 

 

 

13. Graduation – Takashi Murakami+Kanye West

Uno dei più grandi artisti giapponesi qui riversa la sua estetica da otaku e il suo inno alla cultura popolare giapponese contemporanea.

 

 

 

 

 

 

14. Brick by Brick- Charles Burns+Iggy Pop

Un grande fumettista creepy per l’Iguana del rock.

 

 

 

 

 

 

 

 

15. Limbo – Gilbert Hernandez+Throwing Muses

Per lo stile di Hernandez si è parlato di “realismo magico”: qualunque cosa sia, è perfetto per la musica febbrile e allucinata del gruppo di Newport.

 

 

 

 

 

 

Menzione speciale:

Goo – Raymond Pettibon+Sonic Youth

Vero, Pettibon non è esattamente un fumettista (come il Julian Opie del celeberrimo Blur: The Best of), ma la sua arte è innegabilmente legata all’universo dei comics. L’artista stesso lo riconosce in varie interviste. E questa cover è davvero cool.

 

8 Responses

  1. Antonio Solinas

    15 settembre 2011 16:13

    Ho notato che avete tralasciato completamente l’hip hop e anche il metal.
    Frazetta, Bisley, Sienkiewicz (coi Public Enemy), Texeira (P.E., Flesh ‘n’ Bone), Peter Bagge (Gas Huffer), Glen Barr (Soul Assassins) meritavano di esserci forse più di Panter, Murakami e Pettibon (che comunque ha fatto tantissimo per i Black Flag).

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    • Comicom

      15 settembre 2011 16:26

      15 copertine sono una sfida per noi (e per i lettori 😉 a selezionare – o a segnalare – i migliori, quindi grazie dei nomi e fatevi sotto con quello che secondo voi manca! Anche se Follow the Leader sarà nu ma è anche metal 😉

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